MOLLO TUTTO E VADO IN NEPAL. IN VESPA

C’è sempre un momento dal quale tutto ha origine. Talvolta è una voce che ti si compone dentro, altre un silenzio profondo. In quel frangente immobile di tempo, senti che niente sarà più come prima. È più che una convinzione, è una forza che si impossessa di te e che ti dice «Fai qualcosa!»

Scendi in garage. La tua vecchia Vespa è ancora lì che ti aspetta, è una 125, la guardi con amore mentre uno scoppio di gioia ti esplode dentro. Partirai! Magari a bordo di una Vespa più potente, ma partirai, perché sei pronto a mollare le tue certezze professionali ed economiche, così come le abitudini, le comodità e le relazioni prive di autenticità. 

Sono 35 anni che lavori e te ne mancano 10 per andare in pensione, ma non ne puoi più di quel latente senso di insoddisfazione. Questa vita fatta di corse e di burocrazia è un vortice che ti trascina sempre più giù e tu continui a sprecare l’unica risorsa non recuperabile che hai: il tempo.

Cosa aspetti? Di essere vecchio per godertelo?

C’è un mappamondo impolverato sulla mensola, l’avevi regalato a tuo figlio. Lo sfiori con la mano, il tuo dito si appoggia sulla tua città, Conegliano (TV), e poi si muove disegnando una linea che solca la polvere mentre attraversa Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Turchia, Iran, Pakistan, India e approda in Nepal. 

Diventi il tuo sorriso. 

Sai con assoluta certezza che mollerai tutto e che percorrerai 12000 Km in solitaria, sai anche che incontrerai volti unici, paesaggi indimenticabili, dogane complicate, alloggi di fortuna e imprevisti.

Ancora non immagini le 63 scorte armate di cui avrai bisogno per attraversare il Pakistan. 

Poi sorge l’alba del 7 maggio del 2022 e tu, con i bagagli coperti dalla bandiera italiana, parti per il Nepal a bordo di una Vespa P200E del 1981. Rossa fiammante.

«Ho dovuto affrontare scelte e sfide - dice Gianluca Pellegrinelli - il percorso che ho compiuto, oltre che dai chilometri, è stato segnato dalla crescita personale che mi ha portato a scoprire chi sono oltre la nube che spesso mi oscurava la vista impedendomi di vedermi davvero.

Da questa esperienza, lunga quasi 2 mesi, è nato il libro "Nepal in Vespa. Non è mai troppo tardi per cambiare vita”. Non solo. È nato anche il nuovo progetto ‘Vespa for Africa’ che il 22 ottobre mi vedrà partire alla volta del Ghana, 20000 km per raccogliere fondi da destinare alla missione costruita oltre 40 anni fa da Padre Rabbiosi. Mi piacerebbe creare un gruppo di volontari che troverò alla missione quando arriverò in Vespa (info su: vespup.com)». 

È sereno, Gianluca, perché non aspetta più le vacanze o la pensione, ma si gode ogni giorno come se fosse l’ultimo. «Quindi lo vivo meglio che posso perché, dopo tutto, sono io l’artefice della mia felicità - esclama e aggiunge - A 58 anni godo finalmente del mio tempo; non è mai troppo tardi per regalarselo! Quando finirò i risparmi tornerò a lavorare, ma lo farò in modo diverso, guadagnando lo stretto necessario che mi servirà per vivere».

Gianluca, ad un certo punto, si è timbrato il proprio nulla osta per la felicità, e noi? Ce lo stiamo dando quel permesso o ancora pensiamo che il nostro star bene dipenda da tutto e da tutti, tranne che da noi?

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#1ottobre2022
#GiornaleDiBrescia


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