LA GIOIA DI SCOPRIRSI SPECIALI DONANDO AMORE

Lara, quelle due parole, gliele ripeteva di continuo e Tom, sulle prime, le aveva accolte con la piacevolezza di un tiepido raggio di sole ma ora quel reiterato ‘ti amo’ gli dava fastidio.

Erano due anni che si frequentavano e mentre lei si proclamava innamorata, lui non sapeva come dirle che di quel rapporto non ne poteva più.

Poi arrivò inaspettato un fendente di nome Marco che sezionò con un colpo secco le loro esistenze. Era, Marco Montagnani, un maestro taoista che stava parlando sotto i tigli a un gruppo di persone quando la coppia, di passaggio da quel luogo, si fermò in cerca di ombra.

«Per i taoisti l’amore è cercare il rapporto con il proprio Spirito - diceva l’uomo dagli occhi azzurri che portava i capelli fin sulle spalle - Se questo non succede, il nostro dire ‘ti amo’ significa ‘ho bisogno di te’».

Lara sussultò, Tom respirò sollevato. Entrambi non si mossero. Marco proseguì: «Cerco l’amore negli altri quando nessuno mi ha detto che posso trovarlo solo dentro di me, entrando in comunicazione con il mio Spirito.

Se frugo all’esterno sono un mendicante che tende la mano alla ricerca di un pezzo di pane, chiamato impropriamente amore, e la cosa più ridicola è che lo chiedo a un altro mendicante, anche lui preda dallo stesso bisogno, e diventiamo due disgraziati che camminano per mano.

Non c’è nulla di sbagliato nel soddisfare le reciproche necessità, se non fosse che ci fanno star male perché subito scatta, con il possesso e la gelosia, l’esigenza di proteggere il cibo conquistato. Tutto questo è dipendenza da un bisogno, mente».

Lara e Tom non si guardarono. Marco riprese: «L’Amore che intendono i taoisti è fare il processo inverso: cercare di liberare il cielo dalle nubi della mente, perché il sole, lo Spirito, possa risplendere e noi possiamo comunicare con lui.

Quando accade, la paura della solitudine svanisce e sentiamo nascere in noi l’Amore e la gioia di vivere a 360 gradi, non perché succeda qualcosa di speciale, ma perché noi siamo speciali.

La storia più bella ce la racconta San Francesco quando canta: “Dolce sentire come nel mio cuore ora sta nascendo amore”: è il momento della scoperta della sorgente che zampilla inesauribile in lui ed è quando si arriva lì che la mano del mendicante si ritrae perché, non essendoci più la mente, il bisogno si spegne e si diventa solo desiderosi di dare».

Marco espanse poi la scoperta della fonte dell’Amore a tutti gli ambiti della nostra vita perché «finché siamo nelle nubi della mente, chi vive con noi conoscerà solo le nostre ansie e paure, ma se penetriamo le profondità dello Spirito, allora sì che porteremo agli altri il nostro cuore, cioè Chi veramente siamo.

Più i problemi sono seri - concluse il maestro taoista - più bisogna essere centrati nel cuore e non in balia della mente che dovrebbe limitarsi a eseguire i comandi dello Spirito; spesso, invece, la mente decide cosa fare e lo Spirito… non si sa più dove sia».

Queste parole furono liberatorie per Lara, per Tom e per coloro che impararono a cercare la loro fiamma interiore, l’unica in grado di far esplodere nel cuore la gioia dell’Amore che dà senza aspettative e che trasforma il ‘ti amo’ da: ‘Ho bisogno di te’ in: ‘Do il mio amore a te’.

 

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#20agosto2022
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