L'ALBUM DI IRIS e DELLE CAREZZE

Brescia, inverno 2019. «Ci sono momenti nella vita nei quali ti senti proprio a terra. Mancavano due giorni al mio settantunesimo compleanno ed ero abbattuta, ma non certo per l’avanzare dell’età; fisicamente stavo bene, avevo interessi e affetti ma, nel profondo, ero angosciata»

ricorda Giuliana sulla quale in quei giorni pesavano, oltre alla morte dell’unico fratello e dell’amica Iris, i problemi dei figli. «Stavo cercando di silenziare il mio dolore quando suonò il postino. Non aspettavo niente. Scesi al volo le scale». 

Giuliana si ritrova fra le mani una bella busta senza mittente «delle dimensioni di un libro con scritto il mio nome, il cognome da nubile e da sposata, addirittura il titolo accademico. Mi incuriosii. Il cuore batteva forte. 

All’interno c’era un album, stile anni ’50, con il disegno sulla copertina di uno sciatore stilizzato. Lo aprii.

Sulla prima pagina c’era un biglietto da visita sul quale, con un tuffo al cuore, riconobbi la calligrafia di mia madre che, nel gennaio 1948, regalava quell’album a Iris per il suo compleanno.

Sull’altra pagina c’era la partecipazione di nascita di mio fratello e, qualche pagina dopo, la mia. Rividi i sorrisi di tutti noi.

Avevo tra le mani l’accurata raccolta, fatta da Iris negli anni, delle fotografie che le inviavamo in occasione delle varie ricorrenze».

Attonita la donna si ritrova immersa nell’armonia e nei ricordi felici della sua famiglia.

«Un biglietto da visita - continua - accompagnava il tutto: “Parma 18/02/2019. Sperando di farle cosa gradita affido a lei questo album di fotografie, trovato in un mercato dell’antiquariato, che ritrae lei e la sua bellissima famiglia. Cordialmente Rita”».

Chi era Rita? L’emozione mi tolse il respiro, sentivo che quanto avevo fra le mani era un segno dell’affetto di Iris, una sua carezza». 

Grazie all’aiuto della figlia Giuliana scopre l’autrice di quel gesto e, colma di emozione e gratitudine, le telefona. «Eravamo entrambe commosse» ricorda.

Rita aveva trovato da un rigattiere in provincia di Parma un cartone pieno di fotografie. Erano quasi tutte sulla guerra, immagini per lo più angoscianti. L’album della Iris aveva attratto la sua attenzione per la qualità degli scatti. Ritenendo quei bei ricordi meritevoli di tornare a casa, aveva cercato sul web Giuliana. 

Premesso che la vita fa la sua parte protendendo le braccia dei suoi angeli terreni verso di noi, mi chiedo: siamo pronti a scendere al volo le scale per allungare le nostre mani verso di lei o preferiamo restare rintanati nell’immobilismo confortevole delle nostre tristezze? 

Giuliana, donna straordinaria, prega di riuscire a cogliere sempre i momenti speciali e non manca di ringraziare l’esistenza.

Se facessimo nostro questo ottimo punto di partenza e ci proponessimo altresì, ogni mattina, di sorprendere qualcuno con un gesto inatteso, potremmo cambiare la prospettiva della giornata e di noi stessi… perché portare la Bellezza del Quotidiano nel nostro quotidiano Giornale di Brescia o di vita, è una carezza che sfiora il cuore sia di chi fa sia di chi riceve. 

Smuoviamoci, dunque, dal nostro ombelico e immaginiamo (in me mago agere) chi stupire oggi. Il solo pensiero è già sorriso.

 

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