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ESISTONO DAVVERO I SOGNI IM-POSSIBILI?
Seduti per terra su vaporosi cuscini rossi, quelle che sembravano chiacchiere fra cugini riuniti dai nonni per la consueta cena natalizia, furono semi gettati sul terreno fertile di un’esistenza che, da quel momento, cambiò.
Quella sera Antonia aveva raccontato dei suoi studi in una prestigiosa università romana, Gianni del suo primo impiego da neo laureato, Stefano, al quinto anno di liceo, del suo improponibile sogno di studiare alla Bocconi.
«Non arrenderti Ste, tu hai grosse capacità. Magari trovi una borsa di studio» avevano insistito i ragazzi.
Pochi giorni dopo, in macchina con la madre e il fratellino nel tragitto di ritorno verso Bari, Stefano disse che avrebbe voluto provare il test della Bocconi.
Bruna tacque nel muto dolore di chi vuole il meglio per i propri figli, ma combatte ogni giorno per arrivare a fine mese privandosi personalmente del superfluo e anche del necessario.
La parola che le sgorgò dentro, tuttavia, non proveniva dal solco dell’ansia, ma dalla luce del sogno che abita su altezze diverse e Bruna disse: «Provaci!»
Stefano provò. Il test, che poteva svolgere anche a Bari, sarebbe stato di lì a due settimane. Il ragazzo si iscrisse.
Fu mentre lo aiutava in quella procedura che Bruna fu colta dal panico: “E se lo passa? 13000€ di tasse più le spese per vivere a Milano… Non posso dirgli subito di no… Magari nemmeno supera il test… Ma se ce la fa? - Silenzio dentro - Chiamerò a raccolta tutte le mie forze!”
Il giorno in cui uscirono gli esiti, Stefano non aveva il coraggio di aprire il sito. Ci pensò Bruna e l’esplosione di gioia che il risultato sortì fu tanto fragorosa quanto folle.
E adesso?
La donna, per infauste vicissitudini familiari, aveva perso tutti i suoi averi e si ritrovava a vivere con i figli del suo stipendio.
Quando la nube di questa realtà la avvolgeva, la nebbia diventava fitta e l’orizzonte invisibile, ma quel giorno un fulmine di gioia squarciò improvviso le sue paure facendole esclamare: “È ora di trasformare questa disgrazia in opportunità!“
Il risultato è la corona di alloro di Stefano che, il 25 novembre scorso, si è laureato alla Bocconi in Economia e Finanza iniziando poi a frequentare il corso di laurea magistrale.
«È stata la sua determinazione - dice Bruna - a smuovere gli ingranaggi che l’hanno portato a raggiungere l’obiettivo. Lui non ha mai mollato e ha sempre studiato con costanza».
Im-possibile?
Possibile perché, risolto il problema tasse con una borsa di studio dell’ateneo che concedeva l’esenzione totale per i redditi inferiori a un certo tetto, Bruna aveva trovato per Stefano un alloggio a retta agevolata per pagare la quale, tuttavia, si era dovuta trasferire in un appartamento più piccolo che aveva trovato in affitto grazie a persone e parole meravigliose come:
“Ci rimborsi i consumi, sappiamo i sacrifici che fai, ma Stefano è un ragazzo che vale”.
La vita compensa. C’è chi prende, ed è insaziabile nel suo cibarsi di fuffa, e c’è chi dà senza attendersi un ritorno.
E ci sono madri straordinarie che per anni, pur di dare gas alle mongolfiere dei figli, rinunciano a comprarsi calze e mutande risparmiando all’osso persino sulle spese alimentari.
E lo fanno sempre con il sorriso.
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